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Resistenza al fuoco delle
strutture in cemento armato.
Il problema della
resistenza in caso d’incendio e residua di strutture in calcestruzzo
soggette allo shock termico del fuoco appare caratterizzato dall’interazione
di un gran numero di fenomeni non lineari, di non agevole modellazione.
Nell’analisi di base,
sono stati discusse le equazioni generali non lineari e dipendenti dal campo
di temperatura, che consentono di imporre l’equilibrio e la congruenza in
una sezione di calcestruzzo armato soggetta a temperatura disuniforme.
Sono stati esaminati
e discussi alcuni importanti incendi, cercando di correlare i modelli di
evoluzione dell’incendio con il grado di danneggiamento riscontrato negli
elementi strutturali.
Allo scopo sono state
proposte e verificate sofisticate tecniche d’indagine non distruttiva
alternative alla tomografia sonica; le metodiche proposte consentono di
ricostruire la distribuzione del danno a partire sia da carotaggi, sia da
prove microsismiche indirette facendo uso di algoritmi di minimizzazione
dell’errore. Tale contributo originale fa uso della costruzione approssimata
della brachistocrona del segnale acustico per un mezzo a modulo elastico
spazialmente variabile. Nelle memorie citate s’individuano infine i criteri
per la definizione delle aree di danno omogeneo.
Nel tentativo di
meglio caratterizzare la resistenza residua di elementi in calcestruzzo
successivamente all’incendio, sono stai investigati modelli di
danneggiamento basati sulla decomposizione additiva del gradiente di
deformazione e sulla termodinamica dei processi irreversibili. La
formulazione adottata per il funzionale d’' energia libera è stato poi testato
con riferimento a dati di Letteratura ottenendo un sostanziale accordo.
Infine, come prodotto
della conoscenza acquisita, è stato messo a punto un manuale di pratica
costruttiva in grado di guidare il Progettista nella verifica della
resistenza strutturale in caso d’incendio.
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