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Rinforzo
di strutture mediante placcaggi in FRP.
L’impiego di
fibrorinforzati per la riparazione di strutture deteriorate sta velocemente
assumendo una posizione prominente nel panorama costruttivo mondiale. Si
sono pertanto avviate ricerche in via di sviluppo sull’efficienza che tali
interventi possono garantire, per quei particolari casi nei quali altre
tecniche non sono possibili.
Nel corso del 1995 è
stata avviata una collaborazione con l'università di Rolla, Missouri,
attraverso una visita del prof. Nanni in Italia. Come primo risultato della
collaborazione è stata pubblicata una nota ove sono stati esaminati i
criteri progettuali per un caso reale particolarmente complesso, quale il
ripristino di una lastra a doppia curvatura danneggiata da uno shock
termico.
Successivamente, sono
state discusse ulteriori applicazioni riguardanti un solaio eseguito in
opera danneggiato da incendio ed una trave a sezione variabile fessurata
dall'urto di una carrozza ferroviaria. Nelle stesse note sono stati anche
presentati metodi analitici di dimensionamento del rinforzo, e confronti con
l’usuale teoria tecnica delle travi in cemento armato.
Il metodo di
soluzione proposto, assai più semplice dell'equazione differenziale del
sesto ordine che regge il problema del placcaggio, fornisce risultati di
notevole precisione. Il confronto ha peraltro mostrato che per i casi usuali
anche l'ordinaria teoria del calcestruzzo armato in fase fessurata produce
errori non superiori al dieci per cento.
La tecnica appare
particolarmente promettente nel caso di strutture danneggiate da incendio.
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