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Strutture in muratura e protezione del patrimonio.
Il tema della
determinazione del comportamento di murature storiche ed i criteri
progettuali che devono presiedere a interventi di consolidamento di edifici
monumentali hanno tratto origine da una convenzione di ricerca avviata negli
anni ‘90 dal Ministero dei beni Culturali e della quale lo scrivente è stato
membro attivo del gruppo di ricerca (si veda al capitolo successivo). Nel
documento conclusivo della ricerca [b.12], si presentano i risultati di
un’estensiva campagna di indagini di Laboratorio che hanno permesso di
definire le proprietà statistiche dei materiali da costruzione in ambito
della regione Emilia Romagna, nonché le relazioni Normative che meglio si
prestano a caratterizzare la muratura.
Sono stati inoltre
esaminati metodi di valutazione della resistenza di sistemi strutturali
quali colonne e volte, che fanno uso di sofisticate tecniche diagnostiche
quali la fotogrammetria o le prove microsismiche per estrarre i dati da
introdurre nel modello di calcolo.
Sono stati anche
presentati problemi di progetto, con riferimento ad importanti lavori di
adeguamento statico – funzionale di edifici monumentali siti in Bologna.
Un importante tema di
ricerca ha riguardato la stabilità fondale di torri inclinate; in questo
caso, nonostante il peso proprio della torre sia un carico conservativo,
l’evoluzione della pendenza in fase viscoplastica appare caratterizzata da
un limite asintotico definito dall’imperfezione iniziale e dalle proprietà
del terreno, che risulta inferiore al valore del carico critico di Von
Kármán rilevante per questo tipo di problema. Tale contributo originale, che
fa uso con rigore di una formulazione in termini di superfici di
rilassamento, permette in via semplificata la stima della stabilità a lungo
termine di torri con asse inclinato, ed è in fase di applicazione a
monumenti assai importanti quali le torri di S. Giorgio e S. Benedetto a
Ferrara, la torre Garisenda, la torre di Pisa.
Quale ultimo
contributo di settore il prof. Benedetti ha esaminato la caratterizzazione
meccanica di murature miste. Facendo riferimento ad una formulazione
mediante un modello convesso d’incertezza, è stato definito un modello
meccanico in grado di cogliere il comportamento a rottura di pannelli
composti di mattoni crudi e cotti. Il confronto con risultati sperimentali
di riferimento ha evidenziato le peculiarità del modello, che consente la
valutazione quantitativa della diminuzione di resistenza conseguente alle
irregolarità distributive, presenti in un mezzo composto da tipi diversi di
mattone.
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