Fabbisogno idrico delle popolazioni locali e fluttuanti.
Popolazione residente e popolazione
fluttuante giornaliera e stagionale Dotazione di orientamento pro-capite quale
misura ritenuta sufficiente per le normali necessità dell’uso civile sobriamente
soddisfatto, senza porre limiti assoluti all’uso dell’acqua, che nell’aspetto
economico del bene di consumo tende di per sé a dilatarsi nel tempo, sopratutto
dove il predetto elemento sia disponibile a basso costo.
Popolazione e centri da servire Dotazioni
|
l/ab*giorno
|
-
(classe 7) case sparse
|
80
|
-(classe 6) popolazione inferiore a 5000 ab.
|
120
|
-(classe 5) popolazione da 5000 a 10000 ab |
150
|
-(classe 4) popolazione da 10000 a 50000 ab. |
200
|
-(classe 3) popolazione da 50000 a 100000 ab |
250 |
-(classe 2) popolazione maggiore di 100000 ab. |
300
|
-(classe 1) grandi città |
500 ÷ 700 |
-popolazione fluttuante stagionale
|
200 |
-popolazione fluttuante giornaliera
|
100 |
Le previsione
del PRGA risultarono ben presto superate dall’evolversi delle situazioni locali
derivanti da incremento di presenze turistiche, maggiori consumi unitari,
dinamiche sociali accanto all’evoluzione demografica. Nella Tabella II sono
riportati i valori massimi e minimi dei fabbisogni medi annui per usi igienici e
civili stimati in occasione della Conferenza Nazionale delle Acque. Per la
determinazione del fabbisogno totale concorrono, attraverso specifiche indagini,
varie tipologie di utenza:
• usi domestici : alimentazione, pulizia
personale, lavaggi e pulizie, annaffiatura
• servizi pubblici :lavaggio strade,
annaffiatura parchi e giardini, impianti sportivi, piscine pubbliche, fontane,
servizi igienici, ecc.
• edifici pubblici, privati e per la
collettività : ospedali e cliniche, caserme e prigioni, scuole ed università,
ecc.
• attività artigianali ed industriali .
• attività commerciali e turistiche : centri
commerciali, alberghi e pensioni, ristoranti, trattorie, self-service ,
campeggi, ecc.
USI FABBISOGNI MEDI ANNUI l/ab. |
Minimi |
Massimi |
- domestici
- servizi pubblici
- edifici
pubblici, privati e per la collettività
- artigianali e piccole
industrie
-
commerciali e turistiche
- perdite, sprechi ed usi
non specificati
- FABBISOGNO TOTALE PER USI
CIVILI |
111
6
6
6
5
16
150 |
160
22
38
55
70
110
450 |
Nel 1975 la Cassa per il
Mezzogiorno modifica le modalità di intervento con l’istituzione dei Progetti
Speciali . Il PS29 “ Sistemi idrici dell’Appennino centro
meridionale” prevedeva :
• Adeguamento delle strutture
acquedottistiche presenti a fronte delle nuove situazioni emergenti
• Adeguamento delle presenze stagionali e
aumento delle dotazioni idriche l/ab giornalieri.
Per i centri turistici la dotazione per i
fluttuanti è pari a quella dei residenti con il 100% della dotazione per i
servizi. Per l’Abruzzo le previsioni del fabbisogno sono passate dagli 800 l/s
(per gli anni <1950) ai 9572 l/s previsti dal PS29 (elaborato nel 1975 con
previsione fino al 2016) a fronte dei 4841 l/s previsti PRGA ( elaborato nel
1963 con previsione 2015). Il fabbisogno medio annuo subisce sensibili
oscillazioni, nello arco dell’anno, causate da molteplici fattori quali:
1. la variabilità delle condizioni climatiche
che determinano forti variazioni del fabbisogno nelle stagioni (maggiori consumi
in corrispondenza dei mesi estivi);
2. la fluttuazione della popolazione
(incrementi stagionali di popolazione per flussi turistici estivi ed invernali);
3. il ciclo settimanale dei giorni lavorativi
e festivi (calo dei consumi nei giorni festivi, tranne nei centri turistici);
4. il ciclo delle attività giornaliere ;in
generale si riscontra un maggior consumo tra le 10 e le 12 e consumi minimi
durante le ore notturne. Nelle aree metropolitane i picchi tendono a smorzarsi
su valori medi abbastanza costanti.
Nello
stabilire la portata di un acquedotto è tradizione in Italia fare riferimento ai
fabbisogni del giorno dei maggiori consumi indicati come dotazioni pro capite
espresse in litri per abitante per giorno.
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