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Edilizia e Costruzioni


Comportamento sismico ed a collasso di strutture in cls armato

Analisi non lineari di sistemi di aste piane e spaziali

Metodi d’analisi probabilistica del comportamento strutturale

Metodi ad elementi finiti per strutture ad asse curvilineo

Proprietà meccaniche dei materiali da costruzione

Stato di sollecitazione in solidi con elesticità lineare

Durezza dei materiali da costruzione

Resistenza al fuoco di strutture in calcestruzzo armato

Protezione sismica mediante elementi isolatori o dissipatori

Strutture in muratura e  protezione del patrimonio culturale

Strutture reticolari metalliche e di lega leggera

Rinforzo di strutture mediante placcaggi in FRP

 

Tipologia delle reti.


Una rete di distribuzione è costituita da un sistema di condotte le quali collegano un certo numero di punti, detti nodi, solo nei quali possono avvenire immissioni o erogazioni di portata. Le reti possono essere :

1. ramificate aperte o a connessione semplice; in questo caso il percorso possibile dal serbatoio a qualsiasi nodo è unico;
2. chiuse o a connessione multipla; il percorso possibile da un nodo a qualsiasi altro non è unico;
3. miste; costituite da un insieme chiuso e da rami aperti


Classificazione delle condotte.


Per un centro abitato le condotte costituenti una rete di distribuzione  vengono classificate in cinque diverse categorie:

 1) Condotta Alimentatrice Principale: collega la torre piezometrica al serbatoio terminale e con percorso baricentrico attraversa il centro da servire. Nel caso di serbatoio di testata la condotta alimentatrice principale, con tracciato ad anello, percorre il centro da servire con inizio e termine nel serbatoio di testata. Le condotte di questa categoria, nel caso di centri abitati ed aree industriali di media e piccola dimensione, di regola sono monodiametro. Non hanno derivazioni per utenze se la tubazione è di grande diametro.

2) Condotte Alimentatrici Secondarie : servono aree estese circa 1 km2 dipartendosi direttamente dalla Condotta Alimentatrice Principale. Sono anch'esse di regola realizzate con tubazioni monodiametro e vi si ammettono
diramazioni d'utenza solo in presenza di piccoli diametri.


3) Condotte Distributrici Con Servizio Antincendio : vengono a formare maglie chiuse di lato non superiore a 200 m con ubicati ai nodi gli idranti da incendio. Hanno diametro fisso pari a 125-150 mm. Sulle stesse sono presenti derivazioni per utenze private.


4) Condotte Distributrici Senza Servizio Antincendio : hanno diametro non inferiore ad 80 mm e percorrono tutte le strade del centro da servire eccettuate quelle interessate dalle Distributrici con Servizio di Antincendio.


5) Condotte Equilibratrici : realizzano i collegamenti tra le estremità delle Condotte Alimentatrici Secondarie al fine di equilibrare il funzionamento idraulico della rete e consentire un accettabile esercizio anche in condizioni di emergenza dovute ad incendi in atto o rotture di condotte della rete.

Sono oggetto di dimensionamento idraulico esclusivamente le condotte alimentatrici principali e le condotte alimentatrici secondarie mentre, come detto, i diametri delle distributrici, con e senza servizio di incendio, vengono assegnati a priori. Caratteristica propria delle reti di distribuzione urbane ed industriali è la presenza di un elevatissimo numero di pezzi speciali (curve, cambiamento di diametri, diramazioni semplici e doppie, ecc.) e di saracinesche, il tutto richiesto dalla natura a maglie del sistema e dalla necessità di percorrere con le condotte tutte le strade del centro da servire. Elevata è la frequenza delle derivazioni per utenze private e per servizi pubblici (idranti da incendio, idranti per innaffiamento, alimentazione di fontanelle stradali ecc.). Affinché vengano soddisfatte  le esigenze sopra descritte, necessita un elevatissimo numero di giunzioni, che, associato al particolare ambiente di posa (vibrazioni e cedimenti a seguito dell’intenso traffico urbano, corrosione ed aggressione chimica), dà luogo a perdite idriche che fisiologicamente si attestano sull’ordine del 10- 15% del volume d’acqua immesso nella rete.

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Per maggiori informazioni  : Ing. Silvestro.