Glossario dei materiali da costruzione:
lettera S
Scistosità
Caratteristica di alcune rocce metamorfiche che si dividono
secondo piani paralleli o quasi, a causa dell’azione costante di
pressioni agenti sempre nella medesima direzione.
Screziatura
Presenza su fondo unito di un’ insieme di macchie multicolori. La
screziatura è il punto dove appaiono tali macchie.
Sedimentario
Formatosi per sedimentazione, composto da sedimenti. Si
definisce processo sedimentario l’insieme dei processi che portano al
deposito di materiale che proviene dallo sgretolamento delle rocce
preesistenti. Tale processo si definisce meccanico se il deposito di
materiale avviene per opera del vento, del mare dei ghiacciai o per
opera delle acque continentali. Il processo è chimico se il deposito è
conseguenza di evaporazione del solvente o per il cambiamento delle
condizioni ambientali o per reazioni chimiche intercorse fra i
componenti chimici disciolti. La natura organogena del processo
sedimentario è dovuta all’accumulo di resti organici.
Silice
Esiste in varie forme cristalline (quarzo, tridimite,
cristobalite) criptocristalline e amorfe. Composto chimico più
abbondante della crosta terrestre. La forma cristallina più diffusa in
natura è il quarzo usato nella fabbricazione dei cementi dei vetri, dei
refrattari e di alcuni abrasivi. Anche nella fabbricazione delle lastre
di fabbrica vengono utilizzate silici di altissima qualità.
Silicato di Magnesio
Il silicato di magnesio,
conosciuto anche come saponaria, steatite ecc., è una pietra estremamente
morbida, facilmente lavorabile; preparata in polvere, è venduta come talco. La
sepiolite è un silicato di magnesio venduto in forma di polvere; mescolata con
acqua distillata è usata per la pulizia di marmi e ceramiche.
Silice idrolizzata
Biossido di silicio mescolato
con acido fluoridrico, la silice idrolizzata è usata come agente opacizzante,
per esempio nel ritocco delle ceramiche. Viene aggiunta alla vernice per creare
una finitura opaca.
Siliceo formato da silice.
Solvente
Sostanza che è in grado di scioglierne un'altra,
sia essa solida o liquida. Nella comune pratica fai-da-te si viene a contatto
con un gran numero di solventi, alcuni dei quali molto usuali, altri più
specifici.
Sono ottimi solventi: l'alcol denaturato, la
benzina, l'ammoniaca, l'acqua ragia, la trementina, ecc. I solventi servono
anche per diluire sostanze diverse, scioglierne altre, eliminare macchie, pulire
e lubrificare oggetti di diverso tipo. In generale i solventi (a parte il più
comune che è l'acqua) sono tossici e molti sono infiammabili è pertanto utile
individuare un posto sicuro in cui collocare tutte queste sostanze in modo da
poterle chiudere ed impedirne l'accesso a persone non autorizzate.
Tutti i più importanti solventi usati nella
pulizia e nel restauro dei pezzi d'antiquariato hanno condizioni d'impiego
distinte.
Solventi per ruggine
Vedi la voce Prodotti per rimuovere la ruggine.
Stucco
in falegnameria è ottenuto tradizionalmente con
pangesso (gesso di Bologna) e colla animale; è usato per otturare fori di chiodi
o tarli e piccole fessurazioni e crepe. A volte, al posto della colla animale
può essere usata la colla vinilica.
Stucchi alla cellulosa
Gli stucchi alla cellulosa, costituiti da
cellulosa solubile in acqua, additivata con solfato di calcio, sono
particolarmente adatti per la riparazione di materiali porosi, come per esempio
terracotta, terraglia, ceramica. Non si contraggono, ne si dilatano; e, una
volta induriti, sono assolutamente insolubili nell'acqua. Lo stucco si compone
mescolandolo con acqua, fino a ottenere una consistenza soda, simile alla pasta
da pane. Rimane malleabile per almeno mezz'ora.
Sverniciatore
Sostanza chimica che, applicata su una superficie
pitturata o verniciata, è in grado di asportare la pittura o la vernice. Tra i
più comuni svernicianti vi sono le paste semiliquide che vengono applicate a
pennello su superfici di legno o metallo pitturate, e lasciate agire.
La pittura, così aggredita, si stacca e si arriccia e viene facilmente asportata
con una spatola. Ogni operazione di sverniciatura deve essere effettuata con
guanti ed occhiali protettivi poiché si tratta di sostanze che possono
danneggiare la pelle.
Vari sverniciatori disponibili sul mercato sono muniti di un doppio sistema di
chiusura: un tappo a vite posto esternamente e più all'interno un tappo a
pressione. Occorre fare molta attenzione quando si apre quest'ultimo, in quanto
la pressione interna al barattolo potrebbe farlo saltare mentre lo aprite e
provocare schizzi di sverniciatore.
Per evitare che ciò accada seguite alcune precauzioni:
non agitate il barattolo; non conservatelo in ambienti troppo caldi; indossate
sempre i guanti prima di aprire il barattolo. Se durante il lavoro venite a
contatto con lo sverniciatore, lavate la pelle con abbondante acqua corrente
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