Marmo di Musso.
Descrizione del materiale:
CLASSIFICAZIONE.
Roccia metamorfica (marmo).
CARATTERI.
Colore grigio o bianco;
grana medio-grossa, compattezza ottima. Componenti: calcite, quarzo, muscovite.
INQUADRAMENTO GEOLOGICO.
Appartiene a lenti intercalate nelle rocce gneissiche
del Basamento sudalpino (zona Dervio-Olgiasca) affioranti nell'area dell'alto
lago di Como tra la sponda occidentale (Musso-Dongo) e la sponda orientale (Piona,
Olgiasca). Le lenti, di spessore e lunghezza limitate, hanno un andamento E-W.
ESTRAZIONE.
Le cave principali, ora del tutto abbandonate, erano ubicate a monte
dell'abitato di Musso.
IMPIEGO.
Notevole fin dall’antichità romana come
testimoniato, a Milano, dalle cosiddette Colonne di S. Lorenzo (III secolo d.C.).
A Como, il marmo, oltre che in epoca romana per elementi architettonici e per
sculture, è stato utilizzato in modo continuo anche nel Medioevo e nel
Rinascimento per i portali e le decorazioni di edifici civili, per il
rivestimento ed i portali del Duomo. Nella prima metà del XX secolo si contano
numerosi esempi di impiego come lastre per rivestimento; ad esempio il Tempio
della Vittoria (1927-30) e le case Bonaiti-Malugani (1935-37) dell’architetto
Giovanni Muzio.
ALTERAZIONI.
Erosione superficiale fino a disgregazione e
polverizzazione; possibilità di solfatazione con formazione di croste.
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