Tipo di pavimento |
Il legno. È un materiale naturale usato da sempre.
Particolarmente diffuso nei paesi nordici, ricchi di legname e di artigiani che
l'hanno sempre lavorato arrivando a creazioni pregevoli, con intarsi e
accostamenti di varie essenze. Il legno ha un lungo elenco di pregi non
soltanto estetici: ha una ridotta conducibilità termica così che i
pavimenti risultano freschi d'estate e caldi d'inverno, è fonoassorbente,
smorza i rumori, è molto resistente data la possibilità di trattarlo con le
moderne vernici protettive. Un buon pavimento in legno deve essere di
legno « forte » o « duro », ben stagionato, cosiddetto di « prima scelta ».
Sono legni forti ( o duri ): la quercia ( rovere ), il faggio, il castagno, il
larice, il noce e inoltre il frassino e l'olmo. Sono legnami dolci comunemente
usati: il pino, l'abete, il pioppo, l'ontano, la betulla e il platano. Queste
essenze vengono solitamente usate per
pavimenti rustici. Un'essenza classica per
pavimenti è la quercia, un legname di ottima durata nelle sue tre varietà:
rovere, farnia, cerro.
La buona riuscita di un pavimento in legno dipende molto dalle
condizioni dell'ambiente in cui viene sistemato. È importante, per esempio, che
il locale sia ben asciutto e, se la casa è in costruzione, che i serramenti
siano già montati e il
riscaldamento funzionante. È indispensabile infatti che il sottofondo sia
ben secco e che siano asciutte le pareti, altrimenti il legno tenderà a
gonfiarsi e a fessurarsi. La posa in opera che offre maggiori garanzie di durata
è quella che avviene per inchiodatura su listelli di abete «affogati» nel
cemento. Il disegno più comune è a spina di pesce oppure a cassero, cioè le
tavolette di legno vengono fissate l'una accanto all'altra. Molto diffuse le
piastrelle di legno formate da piccoli listelli incollati vicini: è un tipo di pavimento in legno meno pregiato, dato che i listelli possono essere
ricavati da « ritagli ». Le piastrelle in listelli di legno vanno
incollate su sottofondo in cemento. Liste e tavolette possono essere adagiate su
pavimento preesistente o anche sopra pannelli in truciolare (isolanti).
Se un tempo il pavimento in legno creava qualche difficoltà di
manutenzione perché richiedeva una periodica raschiatura con paglia di ferro
sottile, lavaggio con acquaragia, cera e lucidatura, oggi con le moderne vernici
trasparenti si può avere un
pavimento sempre in ordine con la minima fatica. Basta passare uno straccio
umido.
Le vernici protettive possono rendere il legno più o meno brillante:
esteticamente sono da preferire quelle che lasciano il pavimento semilucido (su
cui, volendo, si può passare una mano di cera) piuttosto di quelle che
trasformano il legno in una lastra a specchio. Dato che con le vernici
protettive non è più necessario lamare periodicamente il legno ( e quindi
ridurne lo spessore a ogni lamatura ), lo spessore dell'essenza può essere
diminuito tanto da permetterne l'applicazione su
pavimenti preesistenti. La moderna industria ha creato liste o tavolette
pronte ( già verniciate ), confezionate in scatole che ognuno può portarsi a
casa evitando una costosa manodopera per l'applicazione del prodotto. La posa è
molto semplice: il prodotto va incollato dopo un'accurata pulizia e un
meticoloso sgrassaggio del vecchio
pavimento. Naturalmente è possibile applicare il materiale anche a
parete. Nei supermercati del legno ( vanno sempre più diffondendosi ) si
trovano in vendita liste di essenze diverse ( dall'abete al noce, alla betulla
finlandese) naturali o trattate con vernici trasparenti in vari colori. Sono
predisposte a maschio e femmina per essere applicate su qualsiasi fondo purché
piano, asciutto e pulitissimo. È un lavoro che non presenta difficoltà anche
perché il fornitore è in grado di dare, oltre al materiale, le istruzioni per la
messa in opera di ogni tipo di materiale.
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