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illuminazione cucina
Studio del confort ambientale
con tecniche per riscaldare, illuminare, arredare e restaurare.
Arredamento locali: illuminazione cucina
L'illuminazione. Illuminare bene la cucina vuoi
dire anche facilitare certi lavori che esigono un accurato controllo. Oltre alla
fonte principale di luce (una plafoniera collocata a soffitto, se il locale è
piccolo, o un lume a sospensione se non lo è), è necessario distribuire altri
punti luce, per esempio sopra il
piano di cottura per eliminare le zone d'ombra
che si creano tra i
fornelli e chi sta cucinando. Generalmente la
lampada è prevista nel bordo della cappa che sovrasta il piano di cottura, ma in
ogni caso, quasi tutti i mobili per cucina possono essere attrezzati con piccoli
impianti di illuminazione. Per poter avere una buona visibilità anche
all'interno dei recipienti, bisognerà installare lampade con una potenza di
almeno 60 watts. L'interruttore va messo in alto perché gli spruzzi delle
cotture non lo raggiungano.
Quando il locale non solo è abbastanza grande, ma è di forma irregolare o a «
elle », non basterà una sola fonte di luce a soffitto per garantire una
funzionale illuminazione generale. Intanto, se esiste una zona-pranzo, ci sarà
una conveniente luce diretta sul tavolo (ottenuta magari con una lampada a
saliscendi in modo che l'altezza venga regolata a piacere). Sul tavolo o sul
«bancone », utilizzato come tavolo per la colazione, si può anche creare un
tratto di soffitto luminoso ribassato; un'altra buona soluzione è installare un
binario al centro del soffitto, che ne segua l'andamento per tutta la sua
lunghezza, su cui fissare qualche spot che indirizzi la luce nei punti voluti.
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