patinatura cera d'api sul legno
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Restauro mobili: patinatura cera d'api
La cera d'api usata fin dalla
antichità per ottenere una corposa e protettiva patina, sulle superficie preziose
e delicate dei mobili di antiquariato. I mobili che necessitano di tale
trattamento, sono tutti quelli antecedenti al XVIII secolo con qualche eccezione
che vedremo in seguito. Per questo trattamento conviene utilizzare cera d'api
purissima (quella che si trova in commercio a volte risulta tagliata con la
paraffina). Questa preziosa sostanza naturale è acquistabile presso qualsiasi
apicoltore. L'applicazione della cera è piuttosto semplice, però richiede le sue
dovute attenzioni. Ecco come procedere: sciogliere a bagnomaria circa un etto di
cera, una volta fusa va assolutamente tolta dal fuoco (per evitare pericolosi
incendi) e mescolata con circa mezzo litro di essenza di trementina. A questo
punto stendere il composto con un pennello sulla superficie del mobile,
distribuendolo uniformemente con un panno. Dopo 6-8 ore lucidare con un panno di
lana pulito ed una spazzola da scarpe. L'intervento, va ripetuto più volte,
considerando il grado di assorbimento del legno. Una volta che il composto si
raffredda e possibile riutilizzarlo ugualmente senza scaldarlo. Se vi è
l'esigenza di donare una velatura di colore al mobile, si aggiunge alla cera,
una piccola quantità di bitume e se occorre, terra d'ombra bruciata e terra di
siena naturale o bruciata. Su i mobili, che per qualche ragione fortunosa, sono
arrivati in prima patina ai giorni nostri, è consigliabile utilizzare una
speciale cera: la cera carnauba. La cera carnauba va fusa insieme alla cera
d'api e serve a rendere meno oleosa e più asciutta la superficie. La dose giusta
è 500 grammi di cera carnauba su un etto di cera d'api. La patinatura a cera è
l'ideale rifinitura per i mobili così detti di alta epoca, su buona parte dei
mobili in massello e su i mobili rustici di arte povera di ogni epoca. Il mobile
settecentesco e ottocentesco di alto antiquariato invece, necessita solitamente
di un'altra rifinitura: "la lucidatura a gomma lacca a tampone", chiamata anche
"lucidatura alla francese"o "lucidatura a spirito". Affronteremo questo
argomento prossimamente. Ci tengo a precisare che ambedue i sistemi, sono
l'ultima fase di un restauro, il tocco artistico e conclusivo, di una lunga e
affascinante opera.
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