valutazione del restauro
Studio del confort ambientale
con tecniche per riscaldare, illuminare, arredare e restaurare.
Restauro mobili: patinatura cera d'api
Prima di iniziare un restauro
dovete aver effettuato un’analisi approfondita
d’intervento, porta ad eseguire un lavoro parziale, inefficace e che spesso da
risultati insoddisfacenti. Di conseguenza si rende necessario pianificare il
lavoro, prima di iniziarlo.
E’ necessario innanzi tutto stabilire l’epoca esatta del mobile, in quanto
gli interventi che si effettueranno, sia d’ebanisteria sia di finitura né
saranno influenzati, il tipo di legno, ogni ripristino va fatto con lo stesso
legno di cui è composto l’oggetto e possibilmente della stessa epoca.
Il restauro inizia sempre con gli interventi di falegnameria, successivamente
si esegue la pulitura (sverniciatura quando è necessario), ed infine la
lucidatura.
Sarà bene scrivere tutte operazioni che dovranno essere eseguite
sull’oggetto, senza tralasciare quelle giudicate minime, sono le più facili da
dimenticare, stabilendo una cronologia d’esecuzione che non intralci un
intervento con un altro.
Le operazioni di pulizia (o sverniciatura) sono quelle che richiedono una
particolare attenzione nella scelta d’intervento, infatti in questa fase un
errore di valutazione può causare dei danni che sono in un certo qualmodo
irreversibili. Tenete sempre conto della patina (quella colorazione che il legno
acquisisce nel tempo) del mobile, va considerata sacra, ogni intervento di
pulizia la deve sempre salvaguardare. Evitate interventi drastici (quali soda
caustica) , in alcuni casi e necessario solo spolverare l’oggetto, non è
indispensabile sverniciarlo. Analizzando il tipo di verniciatura che ricopre
l’oggetto si determinerà il prodotto migliore per eseguire la pulizia.
Eseguite sempre un test del prodotto scelto in un’angolo nascosto del mobile,
questo farà in modo che, se il prodotto è errato, o non funziona a dovere,
limiterete i danni.
Infine la finitura del mobile tiene conto innanzi tutto di quella che era o dovrebbe
essere stata la finitura originale, va ripristinata e non va inventata (con
l’uso di miracolosi prodotti sintetici), quando è ormai compromessa e si decide
di eseguirla ex-novo si deve tener conto logicamente dell’epoca e dell’origine
dell’oggetto (la gommalacca prima del XVIII Sec. non era di dominio pubblico)
deducendo così quale sarà stata la finitura originale.
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