Omologazione di conformità
La certificazione di appartenenza di un componente o di una struttura ad
una certa classe di resistenza al fuoco si ottiene nella maggior parte dei
casi per via sperimentale tramite una prova presso un laboratorio abilitato
dal Ministero dell’Interno, sul quale lo stesso ministero esercita attività
di sorveglianza.
Conformemente a quanto prescritto dal D.M. 4/5/1998, la valutazione della
resistenza al fuoco può essere anche di tipo analitico o tabellare e quindi
può essere definita secondo la Circolare 91 del 14/9/1961 e le norme UNI
9502, UNI 9503, UNI 9504 (quest’ultime solo per le strutture in cls).
Per valutare la resistenza al fuoco di un elemento costruttivo in laterizio
POROTON® il riferimento principale è quanto indicato all’interno
della Circolare n. 91 del Ministero degli Interni, del 14/9/1961 (“Norme di
sicurezza per la protezione contro il fuoco dei fabbricati a struttura in
acciaio destinati ad uso civile”).
Anche se il titolo può trarre in inganno, il campo di applicabilità della
Circolare è stato esteso, nel corso degli anni, anche ai fabbricati in
calcestruzzo armato e/o precompresso, in legno, a struttura mista, in
muratura, ecc., di destinazione anche diversa da quella di uso civile.
È anche opportuno ricordare che, nel caso della resistenza al fuoco,
l’omologazione dell’elemento è richiesta solo per alcune tipologie di
prodotti, quali le porte ed altri elementi di chiusura (si veda D.M.
14/12/1993). Per contro il Ministero dell’Interno non prevede per le
certificazioni di resistenza al fuoco su pareti in laterizio alcuna
procedura di omologazione (si veda in proposito il chiarimento del
Laboratorio del Centro Studi del Ministero dell’Interno riportato di
seguito).
Il produttore che detiene la certificazione è tenuto infine a rilasciare una
“Dichiarazione di conformità” del materiale fornito al prototipo testato.
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