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propagazione dell' incendio

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Edilizia e Costruzioni


Comportamento sismico ed a collasso di strutture in cls armato

Analisi non lineari di sistemi di aste piane e spaziali

Metodi d’analisi probabilistica del comportamento strutturale

Metodi ad elementi finiti per strutture ad asse curvilineo

Proprietà meccaniche dei materiali da costruzione

Stato di sollecitazione in solidi con elesticità lineare

Durezza dei materiali da costruzione

Resistenza al fuoco di strutture in calcestruzzo armato

Protezione sismica mediante elementi isolatori o dissipatori

Strutture in muratura e  protezione del patrimonio culturale

Strutture reticolari metalliche e di lega leggera

Rinforzo di strutture mediante placcaggi in FRP

 

Reazioni al fuoco

 

La “reazione al fuoco” di un materiale è definita dal D.M. 30/11/1983 “Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi” come:
“... il grado di partecipazione di un materiale combustibile al fuoco al quale è sottoposto”.

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Il D.M. 26/6/1984 “Classificazione di reazione al fuoco ed omologazione dei materiali ai fini della prevenzione incendi” stabilisce che i materiali debbano essere classificati assegnandoli alle classi 0, 1, 2, 3, 4, 5 con l’aumentare della loro partecipazione alla combustione; quelli di classe 0 non sono combustibili, quelli di classe 1 sono difficilmente combustibili, ecc.. Lo stesso decreto definisce le modalità di prova, certificazione e omologazione da seguire. La classe di reazione al fuoco fornisce quindi un giudizio sulla attitudine del materiale a contribuire o meno al carico di incendio.

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Il D.M. 14/1/1985 “Attribuzione ad alcuni materiali della classe di reazione al fuoco 0 (zero) prevista dall'allegato A1.1 al decreto del Ministro dell’interno 26 giugno 1984” attribuisce (art. 1) ai materiali di seguito elencati classe di reazione 0:
 

  • materiali da costruzione, compatti od espansi a base di ossidi metallici (ossido di calcio, magnesio, silicio, alluminio ed altri) o di composti inorganici (carbonati, solfati, silicati di calcio ed altri) privi di leganti organici;

  • materiali isolanti a base di fibre minerali (di roccia, di vetro, ceramiche ed altre) privi di leganti organici;

  • materiali costituiti da metalli con o senza finitura superficiale a base inorganica.

Tutti questi materiali sono considerati incombustibili senza essere sottoposti a prova e per essi non viene rilasciato alcun atto di omologazione.
Anche se l’affermazione può sembrare scontata, vale la pena precisare che il laterizio POROTON® è un materiale non combustibile e quindi di classe 0, in quanto rientra nella prima categoria dei materiali da costruzione precedentemente elencati.

 

 

 

 

 

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