Edilizia e costruzioni: urbanistica, costruzioni edili, fabbricati,
materiali da costruzione, appalti pubblici, aste,
ristrutturazioni, idraulica, rivestimenti, strutture legno, benessere
ambienti, materiali bioedili, previdenza, assicurazioni, sicurezza sul
lavoro.
|
|
|
|
Fabbricati civili : impianti elettrici.
Gli impianti elettrici nei fabbricati
civili.
La sicurezza degli impianti elettrici.
-
L'ing.
Orazio
Arcidiacono risponde ai tuoi quesiti riguardanti gli impianti
elettrici civili ed industriali.
-
Speculazioni
sugli adeguamenti alla legge 46/90 di Ing. Orazio Arcidiacono
-
Test
sull'impianto elettrico di Ing. Orazio Arcidiacono Ti informiamo che gli impianti
elettrici di tutte le unità immobiliari devono essere realizzati secondo la
legge sulla regola dell'arte (Legge 186/68) e la legge sulla
sicurezza degli impianti (Legge 46/90).
Quest'ultima richiama la legge sulla regola dell'arte e prescrive alle ditte
l'abilitazione all'esecuzione degli impianti, la redazione della
dichiarazione di conformità e ai professionisti la redazione del
progetto.
chi interviene per lavori e adeguamenti su un impianto
elettrico deve rilasciare a fine lavori un documento chiamato "dichiarazione di
conformità" che attesti di aver eseguito i lavori secondo la normativa vigente.
La dichiarazione di conformità è un documento importante che va conservato ed
esibito in caso di controlli o incidenti.
Salvavita nelle abitazioni.
La legge 46/90 si applica non solo agli impianti condominiali, ma anche
all'impianto elettrico delle singole abitazioni. Queste sono ovviamente di
competenza dei singoli condòmini. In realtà, le tubazioni del riscaldamento,
dell'acqua, del gas e i ferri del cemento armato sono comuni a tutto 'edificio,
così come l'eventuale impianto di terra. Ne consegue che un guasto a terra in un
appartamento sprovvisto di interruttore differenziale (comunemente chiamato
salvavita) può provocare un pericolo tramite gli elementi metallici suddetti, o
lo stesso impianto di terra, negli altri appartamenti e nei servizi
condominiali, ad esempio a causa di uno scaldacqua o di una lavatrice difettosi.
Sono già accaduti infortuni mortali in situazioni del genere.
L'impianto di terra dell'edificio è comune sia ai servizi condominiali sia alle
abitazioni ed è sicuro soltanto se tutti gli appartamenti sono protetti con un
interruttore differenziale.
L'installatore non può risolvere da solo il problema, perché non può intervenire
sugli impianti dei singoli condòmini. E' un problema di sicurezza comune, da
portare in assemblea condominiale. I singoli condòmini devono adeguare il
proprio impianto a quanto richiesto dalla legge 46/90 e installare un
interruttore differenziale, altrimenti mettono in pericolo non solo i propri
familiari, ma anche gli altri abitanti dell'edificio; in particolare il pericolo
può manifestarsi sui servizi condominiali di cui l'amministratore è direttamente
responsabile.
Impianto di terra.
L'interruttore differenziale (salvavita) da solo non evita eventuali
responsabilità penali per infortuni dovuti alla mancanza dell'impianto di terra.
L'impianto di terra dell'edificio va considerato un servizio condominiale utile
per tutti i condomini, i quali hanno a loro volta l'obbligo di adeguare gli
impianti all'interno della propria abitazione.
Il progetto.
Il progetto è obbligatorio, anche quando i servizi condominiali sono alimentati
da più contatori, per l'impianto elettrico alimentato dal singolo contatore con
potenza contrattuale superiore a 6 kW (ascensore incluso), quando la centrale
termica è a gas, se l'autorimessa ha capacità di parcamento maggiore di nove
veicoli o con più di nove box che non si affacciano su spazio a cielo aperto e
se esistono locali per i quali sussiste pericolo di esplosione o maggior rischio
in caso di incendio (es.: compartimento antincendio di classe uguale o superiore
a 30, se l'edificio ha altezza di gronda superiore a 24 m). Della mancanza di
progetto degli impianti condominiali, dove richiesto, è responsabile non solo
l'installatore, ma anche l'amministratore; in caso di infortunio la
responsabilità diventa penale per negligenza e imprudenza.
Ora la realtà impiantistica è cambiata, le norme sono diventate complesse e
difficili; un professionista competente è spesso necessario, sempre opportuno.
La spesa per il professionista è in genere considerata superflua; se il
professionista è bravo costituisce invece un risparmio.
Conclusioni.
Spesso, l'amministratore o il proprietario sono vittime inconsapevoli di quanti
continuano indisturbati a progettare e ad installare gli impianti elettrici
senza conoscere veramente le norme tecniche e di legge, e rilasciano, su
richiesta, false dichiarazioni di conformità. Smascherare e combattere questi
fuorilegge è nell'interesse di tutti, soprattutto degli amministratori e
proprietari, sui quali grava la responsabilità di garantire la sicurezza altrui.
L'interruttore differenziale o salvavita
Le correnti che percorrono i conduttori di alimentazione
e che entrano ed escono dal differenziale sono perfettamente uguali, se per
difetto di isolamento, ad esempio in un elettrodomestico, si verifica una
dispersione di corrente, un conduttore di alimentazione è percorso da una
corrente inferiore rispetto all'altro e se la differenza tra le correnti è tale
da superare almeno la metà della corrente nominale di intervento del
differenziale, interviene l'interruttore differenziale che apre il circuito
interrompendo l'alimentazione.
Il differenziale per funzionare deve interrompere l'alimentazione elettrica
quando la corrente di guasto si disperde in un tempo e con un intensità
inferiori a valori prestabiliti, oltre i quali, se la corrente dovesse
percorrere il corpo umano, mancando l'impianto di messa a terra, si
avrebbero effetti fisiologici reversibili (arresto cardiaco, arresto
respiratorio, crampo muscolare) e irreversibili (fibrillazione cardiaca, arresto
respiratorio).
Per provare il differenziale si pigia il tasto di prova, ma è una prova
grossolana per verificare se il meccanismo di sgancio è funzionante.
Da una ricerca svolta dal Politecnico di Torino sull'efficienza di 21147
interruttori differenziali installati nei luoghi più svariati è risultato che,
azionando il tasto di prova, si è individuato che il 24% degli interruttori
differenziali sono difettosi.
Il tasto di prova serve per mantenere l'interruttore differenziale in
attività, diversamente l'effetto colla può compromettere il corretto
funzionamento dell'apparecchio rimasto per lungo tempo inattivo.
Infatti, i differenziali che vengono azionati una volta al mese presentano un
tasso di guasto pari alla metà di quello degli altri interruttori.
Se l'interruttore differenziale funziona con il tasto di prova vuol dire che è
vivo, ma non è detto che sia in ottima salute.
Nell'impossibilità di stimare sul campo l'effettivo stato di salute
dell'interruttore differenziale se ne può valutare la sua efficacia solo ai fini
della protezione contro i contatti indiretti insieme con l'impianto di messa a
terra.
Urbanistica e costruzioni civili, fabbricati civili, agevolazioni, tasse sui fabbricati, contributi sui fabbricati, assicurazioni sui fabbricati, case di civile abitazione, centri commerciali, centri sportivi,
fabbricati commerciali, fabbricati industriali.
|
|
|
|
Per maggiori
informazioni :
Ing.
Silvestro.
|
|